Le emozioni

Iniziamo questo incontro ricordandoci di essere alla presenza di Gesù, poiché ha detto: ''Dove sono due o tre riuniti nel Mio nome, lì sono Io in mezzo a loro''. Accendiamo una candela segno della Sua luce, pregandoLo di accompagnarci durante questo cammino.

Cosa sono le emozioni e quali tipi di emozioni conosci? Rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo, disgusto, sessualità, allegria, invidia, vergogna, ansia, gelosia, speranza, offesa, nostalgia, perdono, rimorso, delusione.

Cosa c’entrano le emozioni con il catechismo della Cresima?

Tutto quello che riguarda l’essere umano, c’entra con Dio, il catechismo e la Bibbia. Dio ci ha dato dei comandamenti per il nostro bene, perché Lui ci conosce e ci ha creati. La conoscenza ci permette di comprendere meglio l’Amore di Dio per l’uomo e le Sue leggi d’Amore, cioè i comandamenti.

Nella Bibbia Gesù appare come una persona profondamente emotiva e empatica, vicino alle emozioni delle persone, piangeva e soffriva con loro, si arrabbiava, era triste, ha provato la paura ecc..

Quando, quali episodi ricordi? «Gesù pianse» (Gv 11:35). «Allora Gesù, guardatili tutt’intorno con indignazione ... » (Mc 3:5). «E disse loro: “L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate”» (Mc 14:34). «Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche i giudei che erano venuti con  lei,  fremette  nello  spirito,  si  turbò» (Gv  11:33). «Disprezzato  e  abbandonato  dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza» (Is 53:3).

Gesù si arrabbia con i dottori nel tempio (1.30 minuti):

Come si formano le emozioni

Le emozioni sono esperienze soggettive

Es. Di fronte ad un cane:

Francesco inizia a tremare e agitarsi (Emozione di paura; Schema mentale "I cani sono pericolosi");

Lidia si avvicina ed è felice di giocarci (Emozione positiva di gioia; Schema mentale: "I cani sono meravigliosi e giocherelloni");

Le 2 reazioni emotive differenti, sono causate da esperienze molto diverse nel passato, registrate nel cervello con i collegamenti neurali, che davanti all’oggetto (cane) vengono evocate in modo differente.

Anche la stessa esperienza, in base al temperamento diverso delle persone può acquistare un significato diverso:  

Es. 2 fratelli vanno a fare una discesa con il canotto nel fiume.

Il fratello con un temperamento più irruento e dinamico vivrà l’episodio, come bello e avventuroso e “scriverà” nella sua mente con i collegamenti neurali, ricordi positivi.

Mentre il fratello più tranquillo e timido, può vivere l’avventura come troppo “stressante” e “scriverà” nella sua mente con i collegamenti neurali, ricordi negativi.

Per creare un’emozione sono necessari: uno STIMOLO EMOTIVO che è un soggetto esterno (reale o pensato) che provoca una RISPOSTA EMOTIVA che si era “scritta” nel passato, attraverso i collegamenti neurali nel cervello in base a:

al temperamento della persona combinato con l’istinto di conservazione (fattore innato) – ai tipi di avvenimenti precedentemente vissuti (fattore ambientale) e le relazioni affettive avute (fattore relazionale) – ai nostri 5 sensi che captano il fattore esterno tramite il nostro corpo maschile o femminile (corpo umano) – alle conoscenze e informazioni che già possediamo (vere o false che siano) (fattore sociale e culturale).

Tutti questi fattori sono "scritti" in un unico posto, la nostra mente e il nostro cervello ed è lì dentro che si trovano le emozioni e si può interagire con esse.

Il cervello è plastico e NUOVI STIMOLI EMOTIVI + nuove informazioni possono cambiare le RISPOSTE EMOTIVE davanti agli eventi.

Pe esempio: Francesco che prima aveva paura dei cani, ora che si è informato e lui stesso ha comprato un cane, ha smesso anche di averne paura.

Perciò LE EMOZIONI POSSONO SEMPRE CAMBIARE. Diventa più difficile quando vengono radicate con delle abitudini ripetute. Per questo prima di dare un seguito ad emozioni indesiderate è meglio cercare di capire da dove vengono e come contrastarle.

Perché ci accorgiamo di provare una data emozione? Cosa succede nel corpo quando per esempio abbiamo paura o siamo arrabbiati?

Il corpo manda dei segnali visibili e percettibili come i brividi, il cuore che batte più veloce, il pallore e il rossore, ecc..ecc.. che sono le manifestazioni somatiche delle emozioni.

Noi ci accorgiamo di provare un’emozione solo attraverso i mutamenti del nostro corpo, altrimenti non saremmo coscienti di provare alcuna emozione.

Anche la sessualità è scientificamente un’emozione, anche se sono in pochi a saperlo e come tutte le emozioni quando si manifesta provoca dei cambiamenti a livello corporale. Per gli uomini l’erezione è la manifestazione somatica dell’emozione sessuale.

Il tipo di oggetto o persona che evoca questo tipo di emozione (orientamento sessuale) si è formato durante il vivere della persona in base agli stessi elementi che formano tutte le altre emozioni e che abbiamo visto sopra. (Ma di questo parleremo in modo più approfondito in un altro momento).

Il sentimento

Il sentimento, non è un tipo di emozione, ma è strettamente legato alle emozioni. Quando una persona prova delle emozioni positive come la gioia, la speranza ecc.. e ne diventa cosciente, attraverso i segnali che manda il corpo, inizia a farsi dei ragionamenti. Se queste emozioni sono legate ad una persona in particolare, ecco che si può attribuire con il ragionamento, a quella persona un sentimento d'affetto o “il potere di averci fatto innamorare" (anche se nella realtà tutto accade sempre e solo dentro di noi) attraverso la percezione delle emozioni (effetti somatici delle emozioni) . Una volta formulato un pensiero, condizionerà le emozioni in modo più incisivo e a loro volta trasformeranno il  pensiero in convinzione. Prima vengono le emozioni, poi arriva il sentimento (presa di coscienza delle emozioni). Questa presa di coscienza condiziona a sua volta le emozioni. Alla fine si influenzano l'un l'altro a dipendenza del significato che diamo alle emozioni provate. Davanti ad alcune emozioni possiamo dare anche un significato inventato dalla società, (es. persona nata "gay") mentre ciò che provoca un certo tipo di emozioni sono motivazioni molte diverse, da comprendere se si vuole vivere nella verità. 

Perchè dobbiamo vivere nella verità?

Perchè vivere fuori dalla verità, non permette di raggiungere tutto ciò che la vita offre a chi vive nella verità. Le persone si penalizzano da sole, si limitano, si feriscono (in tutti i sensi) e per cercare di ottenere quello che gli altri hanno, cercano di deformare anche la realtà. Ma deformare la realtà, non permette di vivere lo stesso nella realtà. La realtà e come la verità rimane al suo posto (vedi prossimo incontro sulla verità). Una realtà deformata, non è realtà ma menzogna. 

Le emozioni dicono la verità? (parto dal minuto 1.40 per ca. 1 minuto totale):

Le emozioni dicono la verità solo sullo stato emotivo nel quale ci troviamo in quel determinato momento. Ma non ci dicono il perché proviamo quel determinato tipo di emozione in quella determinata situazione e nemmeno ci dicono che dobbiamo buttarci a capofitto a seguire tutte le emozioni che proviamo, senza comprendere nella loro natura più profonda cosa le ha causate e il loro significato.

Le emozioni condizionano tutta la nostra vita e ci spingono ad agire anche in modo contrario al nostro bene. Per questo il metro del BENE e del MALE non si misura con le emozioni e gli stati emotivi. Ma al contrario sono gli stati emotivi che vanno confrontati con le leggi del Bene e del male che Dio ci ha donato. Così da capire se alla base di certe emozioni, ci sono state mancanze d’amore subite e menzogne sociali raccontate che hanno condizionato le emozioni in modo distorto.

 

ASCOLTARE LE EMOZIONI, NON VUOLE DIRE SEGUIRE L'IMPULSO CHE NE DERIVA A CAPOFITTO, COME CI CONSIGLIANO OGGI ALCUNI “SPECIALISTI” MALE INFORMATI (perché se vengono da situazioni di sofferenza o da menzogne sociali, ci porteranno a sofferenze maggiori). ASCOLTARE LE EMOZIONI VUOL DIRE ASCOLTARE GLI EFFETTI SOMATICI DELLE PROPRIE EMOZIONI, PER COMPRENDERLE ALLA SORGENTE E CAPIRNE IL VERO SIGNIFICATO E COME INTERAGIRE CON ESSO.  

Il cervello è plastico e mettendo nuove informazioni veritiere, si cambia il modo di vedere e di percepire gli avvenimenti, portando l'uomo alla libertà (allo stesso modo anche le informazioni menzognere cambiano la prospettiva, con la differenza che  queste ultime imprigionano l'uomo in false realtà).  A dipendenza di cosa crediamo e di come ci comportiamo, arriviamo a cambiare anche noi biologicamente sia nel cervello con i collegamenti neurali, sia in tutto il corpo cambiando anche il nostro nucleo cellulare, sia nel comportamento (timbro di voce, modo di muoversi, modo di guardare e sorridere,  atteggiarsi ecc.). Tutto è connesso, avvenimenti, azioni, pensieri, emozioni, cervello, cuore, corpo, coscienza e realtà.

La Biochimica delle emozioni

Nel cervello c'è una parte che si chiama ipotalamo, dove vengono assemblate le sostanze chimiche corrispondenti alle emozioni che proviamo. Il cervello produce delle sostanze chimiche diverse una dall'altra, come diversi sono i tipi di emozioni provate. Perciò ci sono sostanze chimiche per la rabbia, per la tristezza, per la vittimizzazione, per la lussuria, per la gioia ecc..ecc... una per ogni stato emotivo.

Queste sostanze chimiche si chiamano peptidi. Appena noi proviamo un’emozione, l’ipotalamo rilascia il peptide che attraverso il flusso sanguigno si libera nel corpo e lo informa di quale tipo di emozione si tratta, così da provocare la relativa reazione che sentiamo (batticuore, sudorazione, rossore ecc..).

Ogni cellula del corpo umano è dotata di centinaia di ricettori che sono come delle serrature, quando il peptide entra nel ricettore è come una chiave che entra nella serratura e si aggancia e muove il ricettore. In questo modo invia un segnale alla cellula che cambia in molti modi, portando cambiamenti nel nucleo stesso della cellula.

Le cellule, in seguito, si replicheranno già formate in modo da richiedere lo stesso peptide che le ha modificate, creando una dipendenza dai propri stati emotivi. Una persona che si arrabbia sempre, diventerà chimicamente dipendente dalle emozioni di rabbia. Una persona sempre triste, diventerà dipendente dalle emozioni di tristezza e via di seguito. Le sostanze chimiche del cervello, funzionano proprio come le droghe e i medicamenti e creano dipendenza.

La scienza spiega come i pensieri possono modificare le emozioni e il corpo (parto dal minuto 8.27 fino all’11.57 per tot. 3.30 minuti)

Le emozioni non sono ciò che siamo, ma sono ciò che proviamo, le emozioni possono cambiare nel bene o nel male attraverso il nostro libero arbitrio e la corretta o scorretta informazione. Possiamo diventare dipendenti da un’emozione o possiamo andare a fondo a capirne le cause, affrontarle nel giusto modo e cambiare la risposta emotiva. (filmato di 5.00)